L’art. 39 del Decreto Iva prevede l’obbligo di conservazione ai fini fiscali delle fatture e il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) stabilisce che se un documento è elettronico la conservazione deve essere garantita secondo le regole tecniche in materia di sistema di conservazione digitale a norma.

La disciplina civilistica, inoltre, con l’art 2220 sancisce l’obbligo di conservazione decennale di scritture, fatture e della corrispondenza con il fisco in generale. 

Agli aspetti normativi si aggiungono poi le esigenze gestionali: per un’azienda infatti la fattura rappresenta un documento fondamentale sia con riferimento ai rapporti commerciali che nella catena aziendale interna che lega i processi di approvvigionamento, di produzione e infine di vendita di un determinato bene. Essa deve esser quindi agevolmente e rapidamente consultabile e collegabile ad altri documenti/flussi. 

In conclusione, possiamo affermare che la conservazione digitale non solo è ancora necessaria normativamente ma è auspicabile che, a prescindere dagli obblighi normativi, rimanga anche in futuro tra le priorità gestionali delle aziende per migliorare l’efficienza interna e la competitività delle stesse nel mercato favorendo la riduzione dei costi. 


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